Quella volta che Papa Francesco e Formia s’incontrarono

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Papa Francesco

Il Pontefice, l’organetto di Ambrogio Sparagna e la campana di Maurizio Maddalena

Jorge Mario Bergoglio, Papa Francesco, non ha mai avuta l’occasione di visitare personalmente la Città di Formia nel corso del suo pontificato; ma, indirettamente, le strade dell’ex Perla del Tirreno e del Papa argentino si sono incrociate almeno in un paio di occasioni.

Sparagna, Stammati e l’incontro in Vaticano

Correva l’anno 2013: il gesuita Bergoglio è da circa tre mesi assiso al Soglio Pontificio. Siamo nel mese di giugno e, per la prima volta, il nome di Formia è accostato a quello del Santo Padre. In un giorno qualunque, ma non per tutti, del mese che porta l’estate di ormai tredici anni fa, infatti, una parte della Terra di Cicerone con il Teatro Bertolt Brecht, il Teatro Remigio Paone e l’Ipab SS. Annunziata è in Vaticano alla presenza del Papa, ritratto simpaticamente e informalmente con una marionetta di Pulcinella nelle mani. Quel giorno di giugno del 2013 “450 tra bambini di varie nazionalità, segnati da esperienze di difficile inserimento nella società, educatori, familiari e volontari, a bordo di un treno FrecciaArgento sono partiti da Milano per giungere a Roma“. Ad accompagnarli nel viaggio lungo le bellezze italiane che si sarebbe concluso al cospetto del Pontefice venuto dalla fine del mondo, anche il formiano di Maranola Ambrogio Sparagna che, insieme a una decina di musicisti dell’Orchestra Popolare Italiana dell’Auditorium Parco della Musica di Roma, alla presenza dell’altro concittadino Maurizio Stammati, all’epoca direttore artistico del Bertold Brecht di Formia, animò le carrozze del convoglio ferroviario diretto nella Città Eterna con fantasie musicali della tradizione popolare dedicate ed adatte ai bambini.

La benedizione papale della campana di Maurizio Maddalena

Salto temporale di sette anni. Siamo nel 2020, tre settimane allo scoppio della pandemia da Covid-19, e l’ex Perla del Tirreno è ancora protagonista nella Città del Vaticano alla presenza di Jorge Mario Bergoglio. Quella mattina di febbraio, infatti, all’interno della prestigiosa Sala Nervi, Francesco benedì la campana “Alma Mater dolorosa”: opera realizzata e finanziata dal cittadino formiano Michele Maddalena in ricordo delle “185 vittime della tragedia mineraria avvenuta nel comune istriano di Arsia il 28 febbraio 1940” e creata nella Pontificia fonderia di Agnone. La campana benedetta dal Sommo Pontefice, poi, arrivò nel pomeriggio a Formia in piazza Santa Teresa, accolta da autorità civili e religiose, prima di spiccare il volo verso la Croazia dove sarebbe stata installata, concludendo un progetto partito proprio dal comune del Sud Pontino che ebbe l’adesione di numerose associazioni e, per la seconda volta, portò il la Città di Cicerone ad accostare il proprio nome, la propria storia, le proprie tradizioni alla figura del Papa scomparso alle prime luci del Lunedì dell’Angelo 2025.

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