Pasqua 2025, Coldiretti: Attenzione alle etichette

Pasqua 2025, Coldiretti: Attenzione alle etichette
Casatiello

8 italiani su 10 – dati Coldiretti/Ixè – pranzeranno in casa

Anche quest’anno, in Campania, nei giorni immediatamente precedenti alla Pasqua, Coldiretti sottolinea che la regina della tavola sarà la classica zuppa di cozze che, dopo aver fatto la parte del leone, come da tradizione, nella serata del giovedì santo, prosegue a primeggiare fino al sabato santo quando, invece, sulle tavole dei consumatori campani prenderanno a farla da padrone tortani e casatielli.

Si preferisce il made in Italy

Tra quanti portano in tavola il pesce, il 65% sceglierà un prodotto rigorosamente Made in Italy anche per sostenere le 12mila imprese della pesca e dell’acquacoltura nazionale. Soprattutto in questi giorni occorre fare massima attenzione, però, alle etichette. Coldiretti Campania consiglia infatti di fare attenzione al modo nelle quali le notizie relative alla tracciabilità di pesce e frutti mare vengono esposte insieme alla merce.

Occhio all’etichetta

L’etichetta deve indicare chiaramente il metodo di produzione (“pescato”, “pescato in acque dolci”, “allevato”), il tipo di attrezzo utilizzato per la cattura e la zona di provenienza come il Mar Tirreno, l’Adriatico, il Mar Ionio o la Sardegna, anche attraverso mappe o disegni. Per quanto riguarda il pesce congelato è invece obbligatoria la data di congelamento. Inoltre, se il prodotto è stato congelato e poi decongelato prima della vendita, deve essere specificato chiaramente con la dicitura “decongelato”.

Non solo zuppa di cozze

Per chi mangia di magro a Pasqua a essere preferito – precisa la Coldiretti – è soprattutto il pesce azzurro, sulla scorta della tradizione dei vari piatti regionali, molti dei quali nati dall’incrocio tra cucina di mare e cucina contadina. Al Nord, in Liguria si porta in tavola il baccalà in umido con patate e olive, mentre in Veneto si preparano i bigoli in salsa con acciughe e cipolle. In Lombardia, è il risotto con la tinca o con il pesce persico a ricordare i sapori dei laghi. Scendendo al Centro, troviamo il baccalà alla livornese in Toscana, il brodetto di pesce nelle Marche e nel Lazio gli spaghetti con alici e pangrattato, detti anche “del Venerdì Santo”.

Al Sud, detto della zuppa di cozze ecco cosa accade nelle altre regioni: la Puglia la tiella di riso, patate e cozze e la Calabria le alici ripiene. Sulle isole, la Sicilia celebra con le sarde a beccafico e la Sardegna con la burrida, a base di gattuccio, aceto e noci. Un viaggio tra le regioni che, attraverso il pesce, racconta la fede e la cultura di un’intera nazione. Anche il resto degli italiani non abbandona la tradizione del Venerdì Santo “di magro” con il pesce che sarà presente su due tavole su tre e con una netta preferenza per quello Made in Italy e il recupero di antiche ricette della tradizione regionale.

Fotografia scattata dall’indagine Coldiretti/Ixè sulla Pasqua degli italiani secondo la quale non mancherà anche una ristretta minoranza che osserverà il digiuno per rispettare fino in fondo il precetto culturale e religioso dell’astinenza dal consumo di carne.

Natale con i tuoi e Pasqua… pure

Sempre secondo l’indagine condotta da Coldiretti/Ixè sulla Pasqua degli italiani, quest’anno il pranzo della domenica sarà in casa per 8 connazionali su 10 tra quanti lo passeranno nella propria abitazione e chi in quella di parenti e amici. La media sarà di sei persone a tavola per una spesa di 82 euro a famiglia, in aumento del 9% rispetto allo scorso anno. Appena un 11% sceglierà un ristorante o un agriturismo per trascorrere la ricorrenza, mentre un 4% ha in programma un picnic all’aperto nonostante le previsioni meteo non rassicuranti e il resto deciderà all’ultimo momento. Proprio per aiutare gli italiani nella spesa pasquale oggi, sabato 19 aprile, sono in programma iniziative nei mercati di Campagna Amica in tutta Italia a partire da quello del Circo Massimo e di Porta Romana a Milano, con esposizione dei dolci tipici, dalla colomba lombarda alle scarcelle pugliesi, dalle pardulas sarde alla pinza friulana.

1,9h il tempo medio impiegato per preparare il pranzo pasquale

Per preparare il pranzo di Pasqua si impiegheranno mediamente 1,9 ore con la maggioranza del 54% che conterrà l’impegno tra una e tre ore, un 22% che farà tutto nello spazio di un’ora, un 7% che si spingerà – rileva Coldiretti – fino a cinque ore e un 3% addirittura a otto. Il resto prenderà piatti già pronti o ordinerà d’asporto. Restano però notevoli differenze territoriali nelle abitudini degli italiani. Al Sud la media per la preparazione del pranzo sale a 2,2 ore con la percentuale di coloro che cucinerà fino a 5 ore che raddoppia rispetto al dato nazionale. Gli abitanti del Nord Ovest sono, invece, quelli che faranno il maggior ricorso ai piatti pronti.

Consumo uova: boom

A tavola vincono i menu della tradizione con le uova grandi protagoniste. Introvabili e carissime negli Stati Uniti di Trump, durante la settimana di Pasqua – rileva Coldiretti – gli italiani ne consumeranno circa trecento milioni, sode o nelle ricette tipiche delle varie regioni. Al Centro Italia troviamo la pizza di formaggio marchigiana e umbra, soffice e arricchita con formaggi e uova, e il fiadone abruzzese, rustico salato con formaggio e uova. Al Sud, in Campania spicca il casatiello, un pane ripieno di salumi e uova sode incastonate nell’impasto, mentre in Puglia e in Calabria si preparano dolci come scarcelle e cudduraci, decorati con uova intere. Al Nord – continua Coldiretti -, la Liguria propone la famosa torta pasqualina, una torta salata con verdure, ricotta e uova intere nel ripieno. Infine, nelle Isole troviamo le pardulas sarde, dolci di ricotta e uova, e le cuddura cu l’ova siciliane, biscotti decorati con uova sode, simbolo di augurio e rinascita.

Anche l’agnello non mancherà sulle tavole di Pasqua, tanto da essere servito in quasi la metà delle case (44%) con una netta preferenza per quello Made in Italy, magari acquistato direttamente dal produttore – conclude Coldiretti -, in azienda o nei mercati contadini di Campagna Amica aperti lungo lo Stivale.

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