Si è mercoledì 29 ottobre, in via Verdi, la riunione della Commissione consiliare Polizia Municipale e Legalità dedicata all’aggiornamento sullo stato dei sistemi di videosorveglianza in città.
A Napoli sono attualmente operative circa 950 telecamere e lettori ottici di targhe, frutto di progetti finanziati nel tempo da Comune, Regione e Ministero dell’Interno, ha spiegato l’Amministrazione. Dopo anni in cui la principale criticità era la mancanza di fondi per la manutenzione, hanno spiegato dall’assessorato Polizia Municipale e Legalità, il Ministero dell’Interno si è fatto carico dei costi di gestione e riparazione di tutti gli apparati esistenti, garantendone il pieno funzionamento.
Il Comune di Napoli ha, inoltre, ottenuto 3 milioni di euro complessivi per potenziare la rete cittadina. Nello specifico, ha illustrato l’Amministrazione, si tratta di 2 milioni dal Fondo Sicurezza per l’installazione di 248 nuove telecamere, di cui 137 lettori automatici di targhe, in fase di aggiudicazione definitiva; a questi si aggiungono 1 milione dal POC per ulteriori installazioni già in gara e 500 mila euro da un protocollo tra Ministero dell’Interno e Regione Campania, destinati a un nuovo impianto nella zona dei Camaldoli, area ritenuta strategica per il contrasto ai furti in abitazione.
Le telecamere installate con fondo ministeriale saranno affidate a un nuovo gestore, a seguito della gara in corso, che dovrebbe subentrare a partire da gennaio. Per le telecamere acquistate con i finanziamenti del Fondo Sicurezza del Comune, il contratto sarà sottoscritto entro la fine di novembre. Infine, per le telecamere finanziate con i fondi POC, la procedura di gara è già stata avviata.
Il Comune si è impegnato a garantire con risorse proprie la manutenzione ordinaria e straordinaria per almeno cinque anni per evitare nuovi malfunzionamenti e assicurare la continuità operativa del sistema.
Le nuove installazioni, invece, riguarderanno aree considerate prioritarie dal Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, individuate tra le cosiddette “zone rosse”, dove vi è maggiore incidenza dei fenomeni criminali.
L’Amministrazione ha precisato che la rete di videosorveglianza, realizzata in stretta collaborazione con le forze dell’ordine, rappresenta un supporto per le attività investigative e per la sicurezza urbana con l’obiettivo di rafforzare la prevenzione e il contrasto ai reati nelle aree più sensibili della città.
Coinvolgimento dei rappresentanti del territorio, controllo effettivo attraverso un uso più tempestivo delle immagini già disponibili, chiarezza sui costi di connettività, sulla possibilità di rivalersi sulle ditte che danneggiano gli impianti durante i lavori stradali e sulla distinzione tra i sistemi destinati alla sicurezza pubblica e quelli per il controllo del traffico urbano sono le osservazioni dei consiglieri comunali espresse nel corso della seduta.
Il confronto ha toccato anche il tema dell’effettiva interconnessione tra le varie forze di polizia con i consiglieri che hanno chiesto di garantire un accesso pieno e condiviso alle immagini da parte della Polizia Municipale, della Questura e dei Carabinieri per migliorare la capacità di intervento in tempo reale.
Futuro e prospettive del trasporto sociale
Le modalità di svolgimento e le prospettive future del servizio di trasporto sociale, servizio su richiesta offerto alle persone con disabilità, sono state al centro dei lavori, sempre mercoledì 29 ottobre, della Commissione Politiche Sociali. Sono tre le linee di attività in cui si articola il servizio: trasporto scolastico per alunni con disabilità delle scuole primarie e secondarie di primo grado, trasporto riabilitativo verso i centri di cura e trasporto occasionale. L’Amministrazione ha spiegato che è già da tempo in corso una riflessione sul futuro del servizio, attualmente gestito dalla Napoli Servizi, alla luce del processo di riorganizzazione della società partecipata e della costituzione della nuova società che gestirà il patrimonio immobiliare comunale. Tra le competenze che la società partecipata avrà dopo la riorganizzazione non figura il trasporto sociale, analogamente ad altre attività come la gestione del verde. Nessun esubero di personale si verificherà, però, in quanto gli operatori saranno dedicati ad altre attività o potranno, a richiesta, migrare verso la nuova società del patrimonio.
In particolare è stata evidenziata la necessità di garantire la continuità e la qualità al servizio, valutando nuove modalità di gestione in grado di migliorarne l’efficienza e la sostenibilità. Attualmente gli utenti raggiunti dal servizio sono numericamente limitati, a causa della scarsità di mezzi e di operatori impiegati. Per questo, alla luce della verifica effettuata dagli uffici sulla congruità del servizio erogato rispetto ai costi e alla soddisfazione dell’utenza, è stato valutato che una gestione diversa potrebbe garantire una maggiore copertura e convenienza economica. Tra le ipotesi prese in considerazione, l’esternalizzazione del servizio o una rinegoziazione con la Napoli Servizi delle condizioni di gestione per migliorarne l’efficacia.
Per il trasporto scolastico degli alunni con disabilità della scuola primaria e secondaria di primo grado dal 2023 il Ministero dell’Interno assegna fondi specifici che il Comune ha deciso di utilizzare sotto forma di contributi diretti alle famiglie con l’obiettivo di strutturare progressivamente un servizio più stabile ed efficiente. Fondi regionali analoghi sono attesi per le scuole secondarie di secondo grado: lo scorso anno il contributo ha raggiunto circa 400 studenti.
Nel corso del confronto è stata inoltre avanzata la proposta di prorogare il servizio almeno fino al termine dell’anno scolastico in corso per garantire continuità alle famiglie beneficiarie in attesa di strutturarlo in modo diverso per il prossimo anno È stata anche segnalata l’opportunità di valutare la partecipazione a un bando regionale destinato ai Comuni con più di 15.000 abitanti per l’acquisto di bus elettrici quale misura utile a favorire la transizione ecologica e il potenziamento del servizio.
