La Commissione Istruzione e Famiglie, presieduta da Aniello Esposito, ha discusso ieri lo stato degli edifici scolastici della Municipalità 6, esprimendo forte preoccupazione per la possibilità che alcune scuole del territorio non siano pronte per l’inizio del nuovo anno scolastico.
A seguito del crollo di un solaio dell’Istituto Perassi, avvenuto il 16 giugno scorso, è stata avviata una ricognizione straordinaria su tutti gli edifici scolastici della città. L’ingegnere Camilli, dell’Ufficio Tecnico della Municipalità 6, ha riferito che nel territorio di sua competenza sono emerse criticità significative in quattro plessi: il nido Laghetto, la scuola Maranda, la Novaro e la suddetta Perassi. È inoltre interdetta temporaneamente la scuola di via Bronzi di Riace per una perdita d’acqua, già localizzata e in corso di risoluzione: l’apertura per settembre è dunque confermata.
Per le scuole in cui sono emerse problematiche strutturali, saranno necessarie prove di carico, il cui esito potrebbe confermare la necessità di chiusura e completo rifacimento delle coperture. Nell’ipotesi di inagibilità, sono già state individuate 22 aule negli istituti comprensivi limitrofi per ospitare gli alunni: per rendere operative queste aule saranno necessari interventi di riattazione stimati in circa 50.000 euro.
L’ingegnere Greco, dirigente del Servizio Edilizia Scolastica, ha confermato la situazione della Municipalità 6. Ha annunciato che il primo prelievo dal fondo di riserva è in fase di finalizzazione per avviare le attività nelle scuole già chiuse, mentre per gli interventi meno urgenti si procederà con ulteriori stanziamenti. La delibera è pronta e si è in attesa della conferma delle risorse disponibili da parte della Ragioneria comunale. I criteri di intervento saranno condivisi con tutte le Municipalità, partendo dagli edifici attualmente chiusi. Per la scuola Perassi, che occupa 900 metri quadrati, il costo previsto per il rifacimento dei solai è di circa 600.000 euro. I tempi stimati, tra procedure di gara e lavori, sono di almeno sei mesi: la riapertura non potrà quindi avvenire a settembre.
È stato inoltre evidenziato come distribuire a tutte le municipalità le medesime risorse per la manutenzione non tiene conto delle differenze che esistono tra i territori, in termini di numero e obsolescenza dei plessi. L’assenza di interventi tempestivi si è tradotta, in molti casi, in esigenze di manutenzione straordinaria più complesse e onerose.
Il presidente Esposito ha sottolineato, infine, “l’urgenza di effettuare tutte le verifiche strutturali necessarie per garantire la sicurezza di bambini e famiglie“. Ha inoltre ribadito “la necessità di disporre di un cronoprogramma certo e trasparente e di rivedere i criteri di distribuzione delle risorse per garantire maggiore efficacia e tempestività nella manutenzione del patrimonio scolastico cittadino“.
