In Commissione Urbanistica, presieduta da Massimo Pepe, è stato presentato il Patto Territoriale per il Lavoro e l’Inclusione Sociale: un accordo per favorire opportunità di inserimento lavorativo per le categorie svantaggiate. A sottoscrivere il Patto saranno i soggetti pubblici e/o privati interessati allo sviluppo economico ed occupazionale dei territori che ne condividano finalità e metodo.
A illustrare la proposta è stata l’assessora all’Urbanistica e vicesindaco Laura Lieto che ha spiegato che “il Patto dovrà essere approvato prima in Giunta per poi passare al Consiglio Comunale. Questo strumento si inserisce nel quadro delle politiche attive del lavoro previste dal Programma G.O.L. (Garanzia Occupabilità dei Lavoratori) e nella Programmazione dei Fondi Strutturali dell’Unione Europea 2021-2027. Il documento si propone di valorizzare settori con elevato potenziale di crescita e innovazione, coinvolgendo enti locali, imprese, università e istituti di ricerca in una sinergica collaborazione“.
Il Patto prevede l’adesione anche all’interno di interventi strategici di riqualificazione urbana in alcune delle aree più vulnerabili della città. Tra questi i progetti per la realizzazione di 433 nuovi alloggi nel Lotto M di Scampia, 360 abitazioni a Taverna del Ferro e 104 unità abitative nel Bi Piani di Ponticelli con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita nei quartieri interessati attraverso una rigenerazione ecosostenibile e sociale. È prevista, inoltre, l’istituzione di una Cabina di Regia che avrà il compito di coordinare le attività e promuovere trasparenza e collaborazione tra i soggetti coinvolti.
L’assessora al Lavoro Chiara Marciani, dopo aver ricordato il lavoro comune con l’assessora Lieto, ha aggiunto che “il Patto rappresenta un passo in avanti significativo per creare occupazione. A tal fine sono state incontrate le imprese e la volontà dell’Amministrazione è quella di andare oltre l’offerta di lavoro immediato, mirando alla creazione di accordi e patti che rispondano alle specifiche esigenze dei territori. L’obiettivo è rendere le politiche attive del lavoro più efficaci e rispondenti alle necessità locali. Sono stati già avviati incontri sul territorio e ne saranno programmati altri, a seguito dell’approvazione della delibera, per rafforzare questa collaborazione“.
Anche il presidente della Commissione Urbanistica Massimo Pepe ha condiviso pienamente il metodo già adottato con successo per il progetto di riqualificazione del SIN Bagnoli, un modello che ha permesso di coniugare sviluppo e inclusione sociale in modo efficace e sostenibile. “Nel caso del Patto Territoriale -ha spiegato Pepe – si applica un approccio che integra gli aspetti urbanistici con quelli sociali e economici, in linea con la normativa vigente, garantendo la trasparenza delle procedure e il rispetto delle leggi in materia di appalti pubblici e sicurezza sul lavoro. Si tratta di un intervento complesso che coinvolge più soggetti e richiede una stretta collaborazione tra il settore pubblico e quello privato“.
Soddisfazione per la proposta anche per i consiglieri Rosario Andreozzi (Napoli Solidale Europa Verde Difendi la Città) e Massimo Cilenti (Napoli Libera).