In Commissione Politiche Sociali, presieduta da Massimo Cilenti, si è discusso del Regolamento per la gestione dei servizi educativi 0-6 anni. Presenti l’assessora all’Istruzione e alle Famiglie Maura Striano e la responsabile dell’Area Educazione Barbara Trupiano.
La nuova disciplina si inserisce in un quadro di riorganizzazione del sistema educativo comunale, adeguandolo alla normativa nazionale. Il regolamento definisce criteri chiari per l’accesso ai nidi e alle scuole dell’infanzia, puntando a garantire continuità educativa e un’equa distribuzione delle risorse. Inoltre, prevede l’ampliamento dell’offerta educativa comunale grazie agli investimenti del PNRR.
“Tra le innovazioni, come ha spiegato l’assessora Striano, vi è l’istituzione di un sistema integrato 0-6 anni che supera la separazione tra nido e scuola dell’infanzia, unificandoli sotto un unico modello educativo“.
Nell’ottica di un welfare aziendale diffuso viene introdotta la possibilità per i figli dei dipendenti comunali non residenti di accedere ai servizi per l’infanzia. È prevista la creazione di Poli per l’Infanzia, un modello sperimentale per garantire la continuità educativa e il rafforzamento della rete territoriale dei servizi.
Il presidente Massimo Cilenti ha sottolineato “l’importanza di una regolamentazione del settore 0-6 anni che riconosca la funzione educativa di questi servizi fin dai primi mesi di vita“. Inoltre, per Cilenti, “bisogna tenere conto dell’evoluzione demografica e delle nuove necessità delle famiglie, comprese quelle dei dipendenti comunali che lavorano per la città ma non vi risiedono, spesso con difficoltà a conciliare lavoro e famiglia“. Propone, a tal fine, la creazione di un nido aziendale.
Rosario Andreozzi (Napoli Solidale Europa Verde Difendi la Città) ha posto l’accento “sulla necessità di risorse adeguate per garantire il funzionamento dei servizi. Le famiglie devono avere la certezza di un servizio stabile e affidabile. Troppe volte si verificano disagi dovuti alla carenza di personale o alla mancanza di strutture adeguate“.
Iris Savastano (Forza Italia) ha invece sollevato “la questione della formazione degli insegnanti per il riconoscimento precoce dei disturbi dell’apprendimento. Troppo spesso i ragazzi arrivano alla scuola superiore senza che nessuno abbia diagnosticato in tempo disturbi come la dislessia o il deficit di attenzione, È fondamentale, quindi, che gli insegnanti della scuola dell’infanzia ricevano una formazione adeguata per individuare precocemente questi segnali“.
L’Assessora Maura Striano ha evidenziato il cambio di prospettiva del nuovo regolamento. La normativa nazionale ha chiarito che i servizi educativi per l’infanzia non sono solo assistenziali, ma hanno una funzione pedagogica fondamentale. Ha, inoltre, riconosciuto la necessità di un nido aziendale per i dipendenti comunali, pur evidenziando le difficoltà logistiche nel trovare una sede idonea nel centro cittadino. Tuttavia, ha sottolineato che la riserva di posti nei nidi comunali per i dipendenti rappresenta già un buon risultato in questa direzione. Infine, pur non rientrando nelle competenze della scuola dell’infanzia, Striano ha annunciato che la prevenzione dei disturbi dell’apprendimento sarà parte della formazione degli insegnanti per aiutarli a riconoscerne tempestivamente i segnali e favorire interventi mirati.