Nel corso della seduta della Commissione Bilancio, presieduta da Walter Savarese d’Atri, l’assessore al Bilancio Pier Paolo Baretta ha illustrato i contenuti della delibera 420 sul bilancio consolidato 2024, documento che fotografa la situazione economico-finanziaria complessiva del sistema comunale, comprendente il Comune e le principali società partecipate: ABC, ASIA, Napoli Holding, Napoli Servizi, Napoli Sociale e Elpis in liquidazione.
Baretta ha sottolineato che il “bilancio consolidato, redatto sulla base dei conti di esercizio delle singole realtà, evidenzia un sensibile miglioramento del risultato economico, segno di una gestione finanziaria e straordinaria più efficiente rispetto agli anni precedenti. In particolare, il risultato d’esercizio consolidato 2024 ammonta a circa 670,7 milioni di euro con un incremento di oltre 220 milioni rispetto al 2023. Si tratta di un risultato positivo – ha spiegato ancora l’assessore – che riflette la stabilità raggiunta dal Comune e il contributo crescente delle partecipate, in particolare di ABC e Napoli Servizi, che insieme apportano un valore aggiunto di circa 116 milioni”.
L’analisi dei dati mostra una gestione corrente ancora impegnativa con un risultato negativo di 54 milioni dovuto principalmente all’aumento generalizzato dei costi, ma anche una crescita rilevante dei proventi, soprattutto da tributi (+21%), trasferimenti e contributi (+19%) e ricavi da vendite e prestazioni (+17%).
Positivo anche l’andamento della gestione finanziaria, migliorata di 26 milioni rispetto al 2023 grazie alla riduzione degli oneri e all’incremento degli altri proventi finanziari. In netta diminuzione, infine, le sopravvenienze passive con una flessione dell’88% e l’indebitamento complessivo ridotto di oltre 144 milioni di euro.
Baretta ha definito il quadro complessivo “sotto controllo e strutturalmente più equilibrato”, evidenziando come “fino a tre anni fa il Comune era in forte sofferenza, mentre oggi è il soggetto che traina il miglioramento dell’intero sistema”.
L’assessore ha poi sottolineato che la ristrutturazione del sistema delle partecipate – in corso con la costituzione della nuova società per la gestione del patrimonio immobiliare e la riorganizzazione di Napoli Servizi – non nasce da una crisi finanziaria, ma dalla necessità di rendere più efficiente e moderno il modello gestionale, rispondendo all’aumento della domanda di servizi da parte dei cittadini. “Abbiamo scelto di intervenire – ha concluso Baretta – non per fronteggiare emergenze, ma per consolidare un percorso di crescita. Il Comune e le sue società devono essere in grado di garantire servizi di qualità e di affrontare con strumenti adeguati le trasformazioni di una città in continuo movimento”.
Intervenendo più in dettaglio sulla delibera 461, relativa alla costituzione di una nuova società per azioni, a totale partecipazione pubblica indiretta da parte del Comune di Napoli per l’affidamento in house providing del servizio di gestione, manutenzione e valorizzazione del patrimonio immobiliare, Baretta ha spiegato che l’obiettivo è di concludere rapidamente l’iter con l’esame del Consiglio per inviare poi il testo alla Corte dei Conti e, successivamente, all’Autorità Garante della Concorrenza per l’espressione dei rispettivi pareri. “Se tutto procederà per il meglio – ha spiegato – la società sarà costituita entro la fine dell’anno e sarà operativa dal 1 gennaio del 2026, iniziando col nuovo anno la fase di transizione che deve durare appunto 12 mesi. La nuova società gestirà tutto il patrimonio a reddito del Comune, mentre, parallelamente, la Napoli Servizi riorganizzata gestirà tutti gli immobili destinati a servizi pubblici, come le scuole, i cimiteri, gli uffici pubblici, le strutture sportive. L’obiettivo è quello di costituire una società a carattere strategico che dia risposte al crescente bisogno abitativo, al quale già si cerca di rispondere con la costruzione di nuove abitazioni e con la destinazione di risorse provenienti dal mutuo con la Banca Europea di Investimento per la manutenzione degli Erp“.
