Smentite le voci degli imminenti addii di Borruto e J. Salas
La sconfitta maturata nelle Finals scudetto contro il Meta Catania, la seconda consecutiva nelle ultime due stagioni, ha aperto il cosiddetto vaso di Pandora in casa Napoli Futsal. La tensione, prima ancora che la delusione, è alle stelle e palpabile e leggibile fin dalle prime righe della lettera diffusa dal presidente Serafino Perugino il giorno dopo la débâcle, umiliante per i colori azzurri, in quel del PalaCatania in gara-2 delle finali tricolori che hanno arriso ancora ai siciliani a scapito dei napoletani del calcio a 5.
Le ultime 48h, infatti, hanno visto la società partenopea emettere, quasi in sequenza, due comunicati stampa su altrettante, spinose, vicende che, più o meno informalmente, più o meno ufficialmente, avevano turbata la già minata, dopo l’esito nefasto di gara-1 in quel del PalaVesuvio di Ponticelli, serenità nelle file della squadra azzurra alla vigilia del decisivo match di ritorno per l’assegnazione del titolo 2024-25 del futsal italiano.
Querelle sulle cessioni di Borruto e J. Salas
Domenica 29 giugno, anzitutto, la società napoletana aveva diffuso una nota che definire dura è voler usare un eufemismo per stigmatizzare la diffusione di voci, smentite, non sappiamo se più per stizza, prassi o convinzione, sulle partenze di due dei protagonisti assoluti della storia recente del Napoli Futsal: i calcettisti Cristian Borruto ed Javier Salas.
Il comunicato, infatti, specificava che “a fronte di voci sempre più insistenti e di comportamenti ai limiti della correttezza sportiva da parte di soggetti esterni“, il Napoli Futsal “intende chiarire la propria posizione in merito al futuro di Cristian Borruto e Javier Salas. I due giocatori – proseguiva la nota – sono sotto contratto con il club e rappresentano una parte fondamentale del progetto tecnico e sportivo del Napoli. Cristian Borruto, simbolo riconosciuto di questa squadra, ha rinnovato il proprio contratto solo poche settimane fa, ribadendo la volontà di continuare a difendere i nostri colori con orgoglio e determinazione. Cholito Salas, vice capitano, ha ricevuto il rinnovo biennale da parte della società durante un momento di particolare difficoltà, segnato da un grave infortunio. Il club ha voluto così riconoscere la sua serietà, il suo valore umano e tecnico, e la sua appartenenza al progetto Napoli“.

In conclusione, al club preme ribadire “con fermezza che non esiste alcuna trattativa per la cessione dei due atleti né è intenzione della società prenderne in considerazione alcuna. Il Napoli Futsal – la chiosa polemica verso un immaginario e invisibile nemico – continuerà a operare con trasparenza e determinazione, tutelando in ogni sede il valore del proprio patrimonio tecnico, i propri tesserati e il rispetto delle regole“.

Mister bye bye
Questa mattina, invece, la società presieduta da Serafino Perugino ha diffuso un altro comunicato stampa dove, stavolta, le notizie non si smentiscono ma si danno. Il Napoli Futsal, infatti, dichiara di aver interrotta la collaborazione tecnica con il coach delle ultime due stagioni, il più vincente, ma non a Napoli, del futsal italiano: Fulvio Colini:
“Vincere qui a Napoli ha un sapore diverso – esordisce la nota trasmessa -. Il successo resta impresso nella mente e nei cuori a lungo tempo, nonostante qualche inciampo o qualche delusione possano intralciare il cammino. Perché qui adrenalina e passione si compendiano nell’amore verso la maglia azzurra, un connubio tra tifosi, calciatori e società. E tu, mister, sei riuscito sia a vincere che a farti amare dal popolo napoletano – è scritto ancora con una punta, forse, ai nostri occhi, di sottile ironia -. Indelebile la vittoria della Coppa Italia, il primo storico trofeo nella massima categoria del Napoli. Un trionfo scolpito negli annali di storia del club e della città. Le mani alzate al triplice fischio, la corsa verso i tifosi: frammenti che mai si cancelleranno. Poi quel sogno tricolore cullato, sfiorato e accarezzato. Ci abbiamo creduto, abbiamo profuso insieme il massimo impegno fino alla fine, ma non è bastato. Questo è lo sport, questa è la vita. Si perde, si impara, ci si rialza e si va avanti. Con la consapevolezza di aver dato tutto“.
Quindi i ringraziamenti di rito: “il Napoli Futsal tutto, la famiglia Perugino, staff tecnico e dirigenziale, i calciatori e i tifosi ti ringraziano per questi due anni impreziositi da un trofeo e ben 4 finali, su 5 competizioni disputate. Ti auguriamo all’unisono le migliori fortune professionali. È stato un onore far parte della tua storia leggendaria nel futsal italiano“.

Un addio che, di là delle belle parole e degli attestati di stima rituali in queste circostanze, sa tanto di sconfitta ancor più grande, per il Napoli Futsal, di quella cocente maturata sul parquet di Catania. Checché se ne dica ora, infatti, mister Fulvio Colini non era stato scelto dalla società per vincere una Coppa Italia ma, al contrario, per regalare quello scudetto che ancora manca nella storia degli azzurri dello sport con la palla a rimbalzo controllato. Una stagione, quella appena conclusa, dove – a nostro dire – si è sbagliato di tutto e di più e dove finanche la passione e l’amore dei tifosi sono stati messi a dura prova come un PalaVesuvio non gremito in ogni ordine degli oltre 3500 posti disponibili in gara-1 delle finali tricolori dimostra; e in questa disfatta Fulvio Colini che, ribadiamo, è l’allenatore più vincente dell’italico futsal, ci ha messo spesso del suo.
Nubi si addensano all’orizzonte e il cielo, per ora, è meno azzurro sul Napoli Futsal.
