Napoli: Consiglio comunale approva delibera su ABC

Consiglio comunale Napoli: installato defibrillatore automatico esterno
Enza Amato presiede l'Aula - foto archivio -

Durante la seduta svoltasi lunedì 28 aprile

Alla presenza di 32 consiglieri, si è aperta ieri la seduta del Consiglio comunale presieduta da Vincenza Amato.

Il raccoglimento per Papa Francesco

In apertura, Gennaro Rispoli (Napoli Libera) ha ricordato il legame speciale tra Papa Francesco e Napoli, nato dalla visita del marzo 2015 al Duomo, alla tomba di San Giuseppe Moscati e al Museo delle Arti Sanitarie agli Incurabili. L’Aula ha osservato un minuto di raccoglimento.

Le questioni urgenti

Su questioni urgenti (art. 37 del regolamento) Salvatore Flocco (Movimento 5 Stelle) ha segnalato la realizzazione, a Calata Capodichino, di un’area di carico e scarico merci senza i pareri necessari, nonostante una precedente analoga richiesta ancora in attesa di risposta.

Antonio Bassolino (Misto) ha sollecitato l’Amministrazione a intervenire per il restauro della statua di San Gennaro al ponte della Maddalena, monumento caro ai napoletani e oggi fortemente danneggiato.

Salvatore Guangi (Forza Italia) ha denunciato i disagi vissuti da commercianti e residenti di via Giordano Bruno a causa del cantiere per il ripristino della rete tranviaria, annunciando un ordine del giorno e chiedendo risposte rapide, anche attraverso una conferenza dei servizi.

Gennaro Esposito (Misto) ha segnalato l’occupazione illegale delle strisce gialle da parte di un esercizio commerciale e denunciato il rifiuto da parte dei taxi di applicare la tariffa predeterminata per il percorso aeroporto-centro storico.

Claudio Cecere (Movimento 5 Stelle) ha criticato il nuovo scavo in viale Rocco di Torrepadula, recentemente ristrutturato con fondi della Città Metropolitana, chiedendo un tavolo di lavoro per evitare che gli interventi sui sottoservizi annullino gli investimenti effettuati.

Sergio D’Angelo (Napoli Solidale Europa Verde Difendi la Città) ha ricordato Papa Francesco, sottolineando l’importanza della sua enciclica Laudato Si’ e il suo messaggio sulla pace, chiedendo un minuto di silenzio per le vittime ucraine e di Gaza.

Successivamente, Toti Lange (Misto) ha richiamato un articolo di stampa che denuncia il degrado della fontana storica di Capodimonte, sollecitando interventi di manutenzione simili a quelli realizzati da ABC.

Nino Simeone (Misto) ha chiesto un maggiore coinvolgimento delle Municipalità nelle attività territoriali e ha ricordato la tragica morte di Carmine Parlato, macchinista EAV.

Luigi Carbone (Napoli Solidale Europa Verde Difendi la Città) ha sollecitato un tavolo tecnico per gestire il flusso di visitatori nei Quartieri Spagnoli, in particolare in via De Deo, per motivi di sicurezza.

Le delibere e le mozioni

Successivamente, l’Aula ha approvato a maggioranza, con l’astensione dei gruppi di Forza Italia, Fratelli d’Italia, Maresca e Insieme per Napoli Lega Napoli, la delibera 163 di proposta al Consiglio sull’approvazione del Piano Programma Ecologico e Partecipato 2025-2027, del Bilancio Ecologico Pluriennale Partecipato di Previsione 2025-2027 e del Bilancio Preventivo Annuale 2025 di ABC – Acqua Bene Comune Napoli Azienda Speciale.

Approvata, invece, all’unanimità la mozione, illustrata dal presidente della Commissione Bilancio Savarese d’Atri, che prevede procedure che favoriscano, nell’ambito delle iniziative assuntive di ABC, soggetti già in forza o provenienti da imprese, enti o aziende partecipate dal Comune di Napoli sottoposte a procedure di insolvenza e concorsuali.

L’assessore al Bilancio Pier Paolo Baretta ha spiegato che i documenti indicati contengono le scelte e gli obiettivi da realizzare, il programma di investimento con le relative fonti di finanziamento e le modalità di impiego del personale. I dettagli del Piano sono stati illustrati dall’assessore che ha definito i documenti atti dovuti, coerenti tra loro e in armonia con il bilancio 2025-2027 del Comune. In particolare, relativamente alle politiche del personale, il programma prevede 134 assunzioni, tra turnover e nuovi ingressi, con un incremento effettivo di 100 nuovi assunti. I revisori dei conti dell’azienda, ha concluso Baretta, hanno raccomandato all’Amministrazione comunale la necessità di definire con urgenza le linee di indirizzo per la trasformazione della forma giuridica di ABC.

Nel dibattito, il presidente della Commissione Lavori Pubblici, Infrastrutture e Mobilità Nino Simeone ha apprezzato i contenuti della delibera che finalmente danno delle prospettive sugli obiettivi che l’azienda deve raggiungere e sui quali il Consiglio deve monitorare costantemente. Anche il presidente della Commissione Bilancio Walter Savarese d’Atri ha parlato di un bilancio che consente di avere speranza e prospettive di miglioramento per i lavoratori nel prossimo triennio.

Gennaro Acampora (Partito Democratico) ha espresso soddisfazione per il piano presentato che consente di dare una risposta alle attese del personale che da anni attende il giusto inquadramento professionale e retributivo.

Per Fulvio Fucito (Manfredi Sindaco), in virtù dei risultati raggiunti, è arrivato il momento di dare all’azienda una forma moderna che guardi al futuro, attraverso un cambio di passo propedeutico all’obiettivo della nuova forma giuridica di società per azioni a totale capitale pubblico.

Carlo Migliaccio (Insieme per Napoli Mediterranea) ha parlato di un risultato importante che garantisce trasparenza e buona gestione dell’azienda. Entro il 2027, ha ricordato, l’azienda dovrà essere messa sul mercato; l’obiettivo deve essere rilanciarla in vista di quell’appuntamento.

Per Sergio D’Angelo (Napoli Solidale Europa Verde Difendi la Città) si sbloccano finalmente i percorsi di carriera, ma ha anche evidenziato che ABC non dovrà mai essere messa sul mercato: su questo occorre essere chiari. Ha manifestato la sua contrarietà e riserva sulla trasformazione della società, ritenendo necessario contestare le leggi sbagliate e sforzarsi di trovare soluzioni alternative. Serve una visione su come contrastare seriamente l’inquinamento e gestire correttamente il ciclo integrato delle acque, ha aggiunto, e ha definito non sufficiente il piano assunzionale annunciato: non si può preservare il profilo pubblico dell’azienda e allo stesso tempo esternalizzare alte percentuali di servizi. Bisogna avere come stella polare le leggi che garantiscono sicurezza sul lavoro e qualità del servizio; permangono criticità, come la scarsa attenzione al customer care e alla distribuzione territoriale degli uffici.

Gennaro Rispoli (Napoli Libera) si è associato al giudizio positivo sul lavoro dell’ABC, ricordando alcuni importanti obiettivi raggiunti, come la riattivazione delle antiche fontane del centro storico. Importante è anche l’aspetto culturale curato dall’azienda con i progetti educativi portati nelle scuole e a favore della diffusione della cultura dell’acqua potabile.

Rosario Palumbo (Insieme per Napoli Mediterranea) ha ricordato il valore strategico dei documenti presentati oggi. Occorre però pensare a un piano di espansione per scongiurare il pericolo di andare sul mercato e riconoscere la giusta retribuzione al lavoro svolto per evitare la fuoriuscita del personale.

Massimo Cilenti (Napoli Libera) ha annunciato voto favorevole alla delibera e ha apprezzato il lavoro svolto finora. Va offerto un servizio adeguato in tutte le zone della città, ha chiarito, e bisogna investire maggiormente sulla digitalizzazione per ottimizzare il lavoro.

Rosario Andreozzi (Napoli Solidale Europa Verde Difendi la Città) ha ribadito che senza le adeguate risorse umane l’azienda non può affrontare le sfide che le vengono richieste. Bisogna dare adeguati riconoscimenti ai lavoratori e applicare i contratti nazionali. Questo Piano è stato approvato senza sentire i comitati e i cittadini, ha ricordato, ed ha espresso la sua netta contrarietà a trasformazioni giuridiche che mettano l’azienda sul mercato; va fatta una lotta a livello nazionale per modificare una norma iniqua.

Per Toti Lange (Misto) occorreva più coraggio per il piano assuntivo e chiarezza sul fatto che, rispetto alle esigenze della città, il servizio offerto oggi da ABC è insufficiente. Non è pensabile che per effettuare una voltura o chiedere chiarimenti sia necessario recarsi presso la sede di via Argine o attribuire sempre maggiori responsabilità all’azienda senza prevedere un adeguato numero di dipendenti e un giusto riconoscimento del loro lavoro.

Salvatore Guangi (Forza Italia) si è riferito al parere espresso dai revisori dei conti per esprimere la propria perplessità sui contenuti della delibera, condividendo il giudizio negativo già espresso da altri consiglieri sulla difficoltà per i cittadini di avere risposte alle proprie richieste e sull’insufficienza del piano di assunzioni. Occorre uno sforzo in più per rendere possibile una vera svolta nella società; il voto di astensione sarà dato per esprimere apertura verso un cambio di passo.

Gennaro Esposito (Misto) ha espresso la chiara indicazione politica che l’acqua resti pubblica e che nessuno ne tragga profitto. Va data una investitura forte al CdA per portare avanti questa battaglia e l’Amministrazione deve farsi garante su questo.

Sergio Colella (Manfredi Sindaco) ha ricordato come con ABC ci sia sempre stata una grande sinergia sulla sostenibilità ambientale, anche nelle manifestazioni sportive organizzate dall’Amministrazione.

Ciro Borriello (M5S) ha espresso il voto favorevole alla delibera da parte del suo gruppo politico. Ha ricordato tutte le fasi che hanno portato alla nascita di ABC, ribadendo che l’acqua è un bene pubblico e che ABC è una società pubblica. Ha ricordato inoltre le professionalità e le competenze presenti in azienda, sottolineando che la delibera punta proprio a una maggiore modernizzazione.

Nella replica, l’assessore Baretta ha infine spiegato che il risanamento dei bilanci rappresenta il presupposto indispensabile per la gestione politica della trasformazione dell’azienda. Le 134 assunzioni previste rientrano nel piano industriale di ABC. Ha ribadito che, negli orizzonti di questa Amministrazione, non è prevista alcuna privatizzazione e che si farà tutto il possibile per impedirne ogni forma. Nella visione politica e amministrativa l’acqua e la rete idrica non verranno privatizzate, ha affermato. Il mantenimento della gestione pubblica avverrà attraverso forme diverse, sulle quali sarà avviata una discussione condivisa.

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