Napoli: Commissione Urbanistica torna a riunirsi in Albergo dei Poveri

Napoli: Commissione Urbanistica torna a riunirsi in Albergo dei Poveri
Riunione Commissione Urbanistica - foto archivio -

Al centro della riunione l’offerta abitativa nel centro storico

Prosegue il dialogo che la commissione Urbanistica, insieme all’assessora e agli uffici competenti, ha avviato con diversi stakeholders sul tema della variante alla disciplina urbanistica per la salvaguardia dell’offerta abitativa nel perimetro del centro storico della città. È stata la volta, ieri, degli attivisti e dei rappresentanti delle associazioni impegnate sul fronte delle politiche abitative.

Si è svolto un lungo confronto, anche con l’intervento di diversi consiglieri comunali, nel quale l’assessora all’Urbanistica ha illustrato l’iter amministrativo che ha portato alla redazione del documento strategico approvato in Commissione la scorsa estate che, ora, deve tradursi in un dispositivo di regolamentazione che miri a offrire soluzioni concrete a quelle categorie che soffrono la contrazione dell’offerta abitativa nelle aree del centro storico maggiormente colpite dal fenomeno dell’Overtourism.

Tra i molti dati forniti è emerso che per il periodo 2018/2024 il livello delle compravendite immobiliari nel centro storico/sito Unesco è stato decisamente modesto con un valore pari al 4%. Quello che invece è variato sensibilmente è il dato sul valore delle locazioni (+25%), che ha interessato un po’ tutta la città, e quello sulle locazioni commerciali nelle aree maggiormente coinvolte dallo sviluppo turistico (+32,6%). Quello che l’Amministrazione intende proporre per tutelare il rapporto tra la popolazione residente e la disponibilità del patrimonio abitativo del centro storico è quindi una variante al PRG che, nella macro-categoria funzionale della ‘Residenza’, preveda articolazioni interne che  consentano di distinguere tra ‘residenze ordinarie’, ‘residenze assimilabili a strutture ricettive extra-alberghiere’ e ‘residenze collettive per speciali categorie’ con la previsione di una soglia di tutela della residenzialità pari al 70% nelle aree maggiormente interessate dal fenomeno turistico. 

L’iscrizione di una residenza in una di queste sotto-categorie, è stato spiegato, avverrà attraverso una pratica edilizia: questo consentirà un monitoraggio costante e documentato dell’andamento del mercato immobiliare nei singoli quartieri e l’introduzione di opportuni correttivi laddove la soglia indicata dovesse essere superata.

Diversi gli interventi dei consiglieri comunali che hanno evidenziato l’importanza di una politica comunale che risponda ai diversi aspetti dell’emergenza abitativa in città. Numerose sono state le osservazioni da parte degli stakeholders intervenuti, l’Amministrazione ha chiarito che questo dispositivo di regolamentazione, che dovrà essere necessariamente flessibile, si inserisce nel più ampio processo che porterà all’approvazione, nei tempi scanditi dalle norme, del Piano Urbanistico Comunale.

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