Gli interventi al “Cuoco-Schipa” in Commissione Istruzione

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Comune di Napoli

La Commissione Istruzione, presieduta dal consigliere Aniello Esposito, ha dedicato la seduta odierna all’analisi delle gravi problematiche strutturali che affliggono l’Istituto Comprensivo Statale 9° “Cuoco-Schipa”, situato nel centro storico cittadino. La discussione, convocata su richiesta del consigliere Toti Lange, ha visto la partecipazione della dirigente scolastica, di rappresentanti della Municipalità 2, dei tecnici comunali e dell’assessore all’Istruzione Maura Striano con l’obiettivo di approfondire le criticità dell’istituto e delineare strategie di intervento anche alla luce delle recenti esclusioni dai finanziamenti regionali.

Toti Lange ha introdotto i lavori sottolineando come “la situazione dell’Istituto Cuoco-Schipa sia emblematica di una condizione emergenziale diffusa che riguarda molti plessi scolastici del centro storico. Le scuole della zona, infatti, sono spesso ospitate in edifici storici e presentano gravi carenze strutturali, a cui si aggiungono le difficoltà legate alla gestione delle risorse, in un contesto cittadino segnato anche dall’emergenza bradisismo che sta assorbendo ulteriori fondi pubblici per la zona occidentale della città“. Nell’illustrare la situazione specifica dell’Istituto Cuoco-Schipa Lange ha evidenziato la particolare gravità del caso: il terzo piano di uno dei plessi, dove sono situati i laboratori didattici realizzati con fondi PNRR, è interdetto da luglio 2023 a seguito del crollo dei solai, un episodio di sfondellamento che ha reso l’intero piano inagibile.

La dirigente scolastica ha confermato che, a causa dell’inagibilità, non è stato possibile mettere in sicurezza i laboratori né smontarli, in quanto le condizioni strutturali non lo consentono, esponendo così a rischio anche investimenti significativi già effettuati. Si è tentato di intervenire per risolvere l’emergenza, ma il problema del rifacimento del solaio è stato definito troppo oneroso dalla Municipalità che, al momento, ha previsto soltanto la messa in sicurezza dei cornicioni di un altro plesso dell’istituto, il Cuoco di Salvator Rosa. Proprio per i cornicioni, infatti, era stata avanzata la richiesta di chiusura dell’ingresso principale dello stabile, uno scalone monumentale in stile vanvitelliano.

A complicare ulteriormente la situazione vi è il tema dell’esclusione dell’istituto dalle graduatorie regionali relative al programma “Scuola Viva” che ha lasciato perplessi sia la dirigenza scolastica che i membri della Commissione. La tecnica della Municipalità 2 ha dichiarato che l’intervento per la sistemazione dei locali inagibili sarà probabilmente realizzato durante le vacanze pasquali, ma ha al contempo segnalato l’assenza delle risorse economiche necessarie per procedere.

L’assessora Maura Striano ha fornito una spiegazione in merito alla rimodulazione delle graduatorie, chiarendo che “l’Istituto Cuoco-Schipa è stato superato da altre scuole a causa di gravi emergenze sopraggiunte in altri plessi scolastici, tra cui uno della Municipalità 8, che hanno modificato l’ordine delle priorità“. Secondo Striano, “le graduatorie predisposte dalla Regione Campania sono state ‘cristallizzate’ in un momento antecedente l’aggravarsi della situazione dell’Istituto Cuoco-Schipa: questo ha reso più complicato comunicare efficacemente con le famiglie di studenti e con il personale scolastico che si trovano ora a fronteggiare una situazione di forte disagio“.

Il dirigente del Servizio Edilizia Scolastica del Comune Francesco Greco ha chiarito che i criteri alla base della selezione regionale tengono conto di una serie di parametri tecnici che misurano il livello di deterioramento degli edifici scolastici. Ha inoltre precisato che i due interventi ammessi a finanziamento – il plesso Bonghi della Municipalità 4 e la scuola primaria Guantai dell’Istituto Nazareth – si trovano in condizioni ancora più gravi rispetto a quelle della Cuoco-Schipa. Greco ha sottolineato l’importanza di una visione organica e collettiva sulla gestione dell’edilizia scolastica in città, che riguarda ben 233 immobili scolastici, alcuni dei quali versano in condizioni critiche o addirittura gravissime. In questa direzione ha annunciato la volontà del Comune di partecipare al nuovo bando regionale con scadenza il 28 aprile che ripropone gli stessi criteri dell’avviso precedente, offrendo così la possibilità di ricandidare gli interventi già presentati ma aggiornati alla situazione attuale. In particolare, per l’Istituto Cuoco-Schipa si prevede un aggiornamento della precedente quantificazione economica – pari a 10 milioni e 831 mila euro – divenuta ormai insufficiente alla luce del peggioramento strutturale dell’edificio.

Toti Lange ha quindi rilanciato la proposta di “assumere una posizione politica chiara con la redazione di un ordine del giorno che chieda alla Regione Campania di rivedere il limite imposto alle città con più di 50mila abitanti che oggi possono ricevere finanziamenti per un massimo di due interventi all’anno“. Una misura che, secondo Lange, “penalizza fortemente una realtà complessa come quella di Napoli, in cui le esigenze sono molteplici e diffuse su tutto il territorio cittadino“. Per Lange si tratta di una questione che “grida vendetta e impone una mobilitazione collettiva dell’Amministrazione comunale per difendere il diritto allo studio in condizioni di sicurezza per tutte le bambine e i bambini della città“.

A conclusione dei lavori, il presidente Aniello Esposito ha ribadito “l’impegno della Commissione Istruzione nel monitorare con attenzione le condizioni delle strutture scolastiche cittadine“, rinnovando “l’intento di mantenere alta l’attenzione su una vicenda che, pur inserita in un quadro di emergenza generalizzata, evidenzia la necessità di interventi mirati, risorse certe e tempi certi per garantire il diritto all’istruzione e la sicurezza degli ambienti scolastici“.

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