Gli All Blue, già retrocessi in Serie B, vincono finalmente una gara: 0-3 sulla Begin Volley Ancona
Alla fine, quando nessuno ci sperava più, dopo sei sconfitte su sei partite, è arrivato il primo quanto inutile successo della Gaia Energy Team Volley Napoli nei playout salvezza della Serie A3 Credem Banca di pallavolo.
La squadra del direttore generale Francesco Matano e del coach Rosario Angeloni, già mestamente retrocessa nella serie inferiore del volley nazionale, è infatti andata a prendersi i primi tre punti in quel del Palasport Liano Rossini di Ancona contro i padroni di casa che, come gli azzurri, sono già scesi di categoria per la prossima stagione e, dopo la sfida persa ieri, precedono i napoletani in classifica di un solo punto.
0-3 (20-25, 23-25, 17-25) il punteggio finale a favore degli ospiti partenopei, in un match combattuto nei primi due set e poi vinto facile nel terzo e decisivo set dai ragazzi di mister Angeloni che, per la prima volta dall’inizio di questi playout salvezza, hanno dato l’impressione di ricordarsi come si gioca a pallavolo e di essere la compagine che, negli ultimi tre anni, ha rappresentato nella massima serie del volley italico la capitale del Mezzogiorno. Migliori realizzatori, tra le fila della Gaia Energy, Leonardo Lugli con 13 punti e Giuseppe Martino con 12 punti. Strepitosa, inoltre, la percentuale in ricezione di Francesco Ardito.
Incamerati tre punti che non servono a centrare alcun obiettivo ma a rendere meno amara la discesa negli inferi della Serie B, Napoli chiuderà la sua sfortunata stagione, domenica 11 maggio, davanti il pubblico di casa, al PalaSiani, contro Campobasso che, al pari di Castellana, è certa della permanenza nella massima serie pallavolistica italiana anche nella stagione 2025-26.
Tutti concentrati, quindi, sull’obiettivo minimo di scavalcare Ancona in classifica e non chiudere all’ultimo posto della classifica come peggiore squadra dei playout salvezza 2024-25. Subito dopo, però, sarà il tempo della riflessione e delle responsabilità dalle quali, crediamo, la società non potrà esimersi dopo tre anni nei quali la squadra non ha mai dato la sensazione di potersela giocare per qualcosa di più che non fosse una salvezza risicata all’ultimo secondo che, stavolta, data la nuova formula introdotta dalla Lega, non è riuscita: mostrando tutti i limiti di una compagine costruita male, anzi malissimo; strappando a tifosi, simpatizzanti, appassionati quel sogno che Napoli fosse o potesse essere anche pallavolo.