Fondi, Consiglio comunale: ok a mozione riconoscimento Stato Palestina

Fondi, Consiglio comunale: ok a mozione riconoscimento Stato Palestina
Delegazione Comune Fondi in Polonia

Un Consiglio comunale non ha il potere di fermare una guerra ma ha il diritto di condannarne le atrocità, di far sentire la propria voce, nel caso di Fondi ancor più forte perché unanime, e di esprimere compattamente il proprio dissenso verso ogni forma di crimine contro l’umanità.

Un tema, quello dei conflitti che anacronisticamente e barbaramente stanno lacerando il pianeta, riaffiorato più volte durante i lavori dell’ultimo Consiglio comunale.

A introdurre il tema è stato il presidente Giulio Mastrobattista che, durante un recentissimo viaggio tra Chelm e Varsavia, in Polonia, assieme al sindaco Beniamino Maschietto, all’assessore Vincenzo Carnevale e al consigliere Franco Carnevale ha raccontato i dettagli di una visita molto toccante ai confini con l’Ucraina.

Beniamino Maschietto e il sindaco di Chelm

Il primo cittadino si è commosso e ci ha fatto commuovere tutti – ha raccontato Mastrobattista – perché le emozioni che si provano lungo quel fiume che segna il confine sono fortissime. La Polonia è una Nazione sicurissima, eppure la guerra è vicina, tangibile, si vive e si sente ogni giorno. E il dolore provato da coloro che vedono soffrire ogni giorno un popolo, al quale si sentono legati da sentimenti di fratellanza e amicizia, è grandissima. La visita del confine, assieme a politiche interculturali di grande efficacia che abbiamo avuto modo di apprezzare, al decoro che caratterizza ogni singola cittadina e all’accoglienza ricevuta sono tutti elementi che suggeriscono come questo patto di amicizia che la città si appresta a sottoscrivere forse debba essere firmato con reale convinzione e grande compartecipazione“.

Il sindaco Beniamino Maschietto ha colto l’occasione per ricordare come in questi giorni la Città di Fondi abbia accolto ben 150 bambini e ragazzi ucraini, orfani di genitori caduti in combattimento o sotto i bombardamenti.

Molti di loro, come raccontato dal primo cittadino, hanno appreso la notizia di aver perso la madre o il padre proprio durante il soggiorno a Fondi con grande compartecipazione emotiva da parte di tutti coloro che hanno curato la macchina dell’accoglienza.

Non posso negare di avere la coscienza profondamente turbata da tutto quanto sta accadendo nel mondo – ha aggiunto il sindaco –, quello che stiamo facendo servirà a poco ma si unirà a ciò che molti altri stanno facendo altrove“.

Questo lo spirito che ha caratterizzato anche la discussione per l’approvazione di una mozione per il riconoscimento dello Stato di Palestina presentata dal consigliere di Camminare Insieme Salvatore Venditti, al termine di diversi di interventi pervenuti da ogni colore politico, approvata all’unanimità.

Sono ben consapevole del fatto che non sarà il Consiglio comunale di Fondi a salvare il popolo palestinese – ha esordito Venditti – ma questa mozione può andare a rafforzare quella scia di Comuni e Regioni che stanno chiedendo un impegno concreto affinché al popolo palestinese venga riconosciuto uno Stato con dei confini certi. Il tutto affinché uomini, donne e bambini possano vivere serenamente la loro quotidianità. Siamo davanti ad una strage, ad un massacro che deve essere fermato. Al popolo palestinese va tutta la nostra solidarietà“.

Di questo tenore anche gli interventi dei consiglieri Daniela De Bonis, Francesco Ciccone, Luigi Parisella e Giulio Cesare Di Manno oltre che, nuovamente, del sindaco di Fondi Maschietto e del presidente Mastrobattista.

Quest’ultimo, condividendo i toni equilibrati della mozione, ha deciso di votarla pur non ritenendo il riconoscimento dello Stato della Palestina una strada realmente percorribile ai fini di una risoluzione definitiva del conflitto.

Altri punti all’ordine del giorno

Voto unanime anche per il secondo punto all’ordine del giorno, la riqualificazione ambientale di un parco pubblico e parcheggio in località Capratica.

Come spiegato dall’assessore all’Urbanistica Claudio Spagnardi, l’assemblea è stata sostanzialmente chiamata a prendere atto del fatto che, secondo la relazione tecnica dell’ente competente, tale area non appartiene al demanio civico della collettività e i terreni in cui insiste il progetto non sono gravati di uso civico.

Voto unanime anche per il terzo punto all’ordine del giorno, ossia la perimetrazione del tratto compreso tra via Appia, via Igino Cardinale e via Acquachiara ai sensi dell’art 3 della legge regionale del 18 luglio del 2017 altrimenti nota come legge sulla rigenerazione urbana. Spagnardi ha spiegato come si sia trattato sostanzialmente della conclusione di un iter che ha consentito ai privati di chiedere l’applicazione dell’articolo 3 che si applica a specifici ambiti e che quindi, con la compartecipazione di più privati, consentirà di far realizzare loro un tratto fognario e servizi pubblici e di poter usufruire, contestualmente, di un aumento di volumetria correlato al cambio di destinazione d’uso degli immobili del sedime e delle aree di pertinenza.

La mozione sull’intitolazione di Piazza Municipio a Fernando Mariano Di Biasio, presentata dal consigliere Salvatore Venditti, è stata ritirata per una più approfondita trattazione in sede di Commissione Toponomastica.

L’idea di intitolare un luogo pubblico al primo sindaco eletto, a soli 28 anni, a seguito delle prime elezioni libere dopo la dittatura fascista e la Seconda guerra mondiale, ha trovato tutti d’accordo ma, su proposta del primo cittadino Maschietto, è stato deciso di affrontare la questione in maniera più approfondita da un punto di vista tecnico-procedurale in sede di commissione.

Con i voti contrari della maggioranza e i voti favorevoli di Francesco Ciccone, Salvatore Venditti, Luigi Vocella e Luigi Parisella non è invece stata approvata la mozione per la riqualificazione di Piazza De Gasperi.

A spiegare le motivazioni, a nome della maggioranza, il vice sindaco Vincenzo Carnevale che ha ampiamente illustrato i dettagli di un progetto preesistente per un recupero, non solo estetico, ma anche e soprattutto funzionale del cosiddetto anfiteatro al quale si sta lavorando, seguendo in particolare le indicazioni tecniche dei vigili del fuoco.

La mozione per l’istituzione di un garante comunale per l’infanzia e l’adolescenza presentata dal consigliere di Fondi Vera Francesco Ciccone è stata ritirata su espressa richiesta della presidente Daniela De Bonis, la quale ha spiegato come tale attività, condivisa e sostenuta dall’intera maggioranza, fosse già in essere e che era in procinto di convocare la commissione consiliare alla presenza del Garante regionale Monica Sansoni.

Interpellanze e interrogazioni

Interpellanza presentata dal consigliere Luigi Parisella su marciapiedi e viabilità. Successiva risposta orale del sindaco Beniamino Maschietto.

Interpellanza a risposta scritta presentata dal consigliere Luigi Vocella sui lavori di asfaltatura a seguito degli scavi effettuati per la posa della fibra ottica.

Interpellanza presentata dal consigliere Salvatore Venditti sugli orari di apertura dei parchi con successiva risposta orale da parte dell’assessore al ramo Stefania Stravato.

Interpellanza, a risposta scritta, presentata dal consigliere Francesco Ciccone sulla mancata partecipazione da parte del Comune di Fondi al bando per il finanziamento dei centri estivi. 

Emendamento consigliere Ciccone su contributo affitti; replica dell’Amministrazione

In merito all’intervento del consigliere Francesco Ciccone sul Fondo Sostegno alla Locazione 2024, invece, l’Amministrazione comunale, nelle persone del primo cittadino Maschietto e degli assessori competenti Vincenzo Carnevale e Sonia Notarberardino, ha voluto precisare che “approvando l’emendamento a cui lo stesso consigliere fa riferimento in un comunicato diffuso a mezzo stampa, il contributo erogato agli aventi diritto sarebbe aumentato di appena 60 euro. L’incremento sarebbe quindi risultato irrilevante e non sufficiente a dare reale sollievo alle famiglie fondane in difficoltà nel sostenere i costi mensili del canone di locazione“.

Beniamino Maschietto e Sonia Notarberardino

Gli amministratori fondani proseguono poi spiegando che “la somma necessaria per coprire finanziariamente un ipotetico emendamento sarebbe peraltro stata recuperata dal bilancio comunale e, di conseguenza, sottratta a capitoli in cui, al contrario, 50mila euro sono sufficienti per realizzare opere fortemente richieste dalla collettività. Pensiamo, solo per fare un esempio calzante in termini di costi, ad un nuovo parco. L’effetto sarebbe stato unicamente quello di scontentare la popolazione due volteTanto gli amministratori quanto il settore di competenza, sono ben consapevoli di quanto il bonus affitti sia atteso dalle famiglie fondane, a maggior ragione in un periodo storico in cui i costi sono saliti alle stelle mentre stipendi e incassi sono rimasti inalterati. Tuttavia, si tratta di un fondo regionale che viene suddiviso tra i richiedenti in base a criteri prestabiliti dall’Ente che eroga il contributo“.

Vincenzo Carnevale e Beniamino Maschietto

La nota in risposta al consigliere Ciccone ricorda, quindi, che “quest’anno il trasferimento regionale è stato di 112.556,29 euro per un totale di 857 richieste accolte: quasi la metà rispetto a due anni fa quando il contributo in favore del Comune di Fondi è stato di 217.327,82 euro per un totale di 900 aventi diritto. Per bonus di una certa entità, in grado di dare realmente sollievo alle famiglie fondane, bisogna tornare agli anni della ripresa post covid quando i fondi stanziati in favore del Comune di Fondi per essere stato zona rossa hanno consentito alle famiglie di recuperare interamente anche tre mensilità. Ragionando sulla storicità del contributo, per sostenere un’azione realmente efficace e in grado di tendere la mano alle famiglie in difficoltà, è stato stimato che sia necessaria una copertura finanziaria di circa 400-500mila euro. È quindi molto scorretto – concludono sindaco e assessori – dipingere un emendamento mancato come lo strumento che avrebbe realmente potuto aiutare le famiglie in difficoltà. Le risorse stanziate sono effettivamente insufficienti ma non certo perché il Comune di Fondi non ha ben lavorato o ben valutato la questione. Il tutto, peraltro, con un lavoro procedurale abnorme durato oltre tre mesi“.

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