A Fondi due alloggi popolari da bene confiscato alla criminalità
“La demolizione dello scheletro dell’ex Icos a Latina costituisce un momento storico per l’intera comunità. Lo stato di abbandono e degrado del fabbricato per molti anni ha danneggiato l’immagine della città. Oggi, grazie alla collaborazione istituzionale, è stato possibile riscattare questo degrado e consentire una fase di rigenerazione urbana per Latina“. Lo ha dichiarato l’assessore alle Politiche abitative, alle Case popolari, alle Politiche del mare e alla Protezione Civile Pasquale Ciacciarelli. “L’abbattimento segna l’inizio di un importante intervento di rigenerazione e riqualificazione urbana, denominato ‘A gonfie vele, in direzione ostinata e contraria’, finanziato con le risorse del PNRR – Missione 5 nell’ambito del Programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare. Questa demolizione consentirà la realizzazione di un modello innovativo di edilizia residenziale che integrerà in un unico complesso alloggi di social housing, edifici destinati a funzioni sociali (come biblioteche, asili nido e centri anziani), strutture della ASL di Latina e la nuova sede della Questura. Un progetto che garantirà la presenza dello Stato in un’area da troppo tempo abbandonata – ha spiegato ancora l’assessore Pasquale Ciacciarelli -. Il progetto ‘A gonfie vele’ rappresenta una sintesi efficace della direzione in cui si sta evolvendo l’edilizia residenziale pubblica, dimostrando come, grazie alla sinergia istituzionale, le città possano diventare laboratori di innovazione urbana. Ringrazio il sindaco di Latina, Matilde Celentano, gli assessori Massimiliano Carnevale e Annalisa Muzio, il commissario dell’Ater di Latina Enrico Della Pietà, il direttore Massimo Monacelli e l’onorevole Giovanna Miele per aver contribuito al raggiungimento di questo importante risultato” – ha concluso l’assessore Ciacciarelli -.
Comune di Fondi: case popolari in beni confiscati
Intanto sono ufficialmente conclusi i lavori per trasformare un appartamento ubicato nel centro del Comune di Fondi in due unità di edilizia popolare più piccole consentendo in questo modo un altro piccolo scorrimento della graduatoria.
L’intervento di restyling dell’immobile è stato possibile grazie ad un finanziamento che il settore guidato dall’assessore all’Urbanistica Claudio Spagnardi e dal dirigente Bonaventura Pianese si è aggiudicato partecipando ad un bando regionale per la ristrutturazione di beni sottratti alla criminalità organizzata.
Si tratta dell’ennesimo immobile affidato al Comune di Fondi dopo essere stato confiscato e riutilizzato per opere di pubblica utilità, con particolare attenzione all’edilizia popolare.
È stata quest’ultima, infatti, la destinazione di gran parte degli edifici confiscati e affidati al Comune di Fondi. Negli immobili più grandi, invece, sono stati realizzati un centro antiviolenza, la sede dell’Ares 118 in posizione baricentrica tra Fondi, Terracina e Sperlonga e una casa famiglia per minori (ancora in corso d’opera). Locali con caratteristiche non abitative sono invece stati affidati ad associazioni che operano nel sociale.
Maschietto e Spagnardi: Fondi si conferma ancora Comune virtuoso sotto questo profilo
“Fondi si conferma un Comune virtuoso sotto il profilo dell’utilizzo e dell’assegnazione dei beni confiscati alla criminalità organizzata – commentano il sindaco di Fondi Beniamino Maschietto e l’assessore all’Urbanistica Claudio Spagnardi –; non solo la maggior parte degli immobili sottratti alla malavita e affidati all’Ente sono stati riassegnati, ma gli uffici competenti sono anche riusciti ad ottenere cospicue risorse per la ristrutturazione e la fruibilità di locali. L’inadeguatezza di finiture e impiantistica dei beni confiscati è infatti la difficoltà principale con cui devono misurarsi gli Enti chiamati a mettere a disposizione della collettività stabili molto spesso in condizioni non ottimali. Nel caso di Fondi, invece, a seguito di una valutazione su quali fossero le necessità della popolazione, siamo riusciti a partecipare a due appositi bandi per ristrutturare gli immobili e renderli idonei allo scopo, in questo caso edilizia popolare. Con questi ultimi due salgono a otto gli appartamenti sottratti alla criminalità e utilizzati per far scorrere le graduatorie Ater“.