Calcio a 5: la Divisione incontra società delle Marche

Calcio a 5: la Divisione incontra società delle Marche
Incontro Divisione Calcio a 5 società Marche

Un pomeriggio costruttivo, nel segno del dialogo e del confronto, con le realtà delle Marche: regione centrale nel panorama della disciplina con il pallone a rimbalzo controllato. Il percorso delle riunioni tra le società del futsal italiano e la Divisione Calcio a 5 è proseguito venerdì 6 giugno ad Ancona, presso la sede del Comitato Regionale. Il presidente Stefano Castiglia ha incontrato i club del territorio insieme al vicepresidente vicario Leonardo Todaro, al vicepresidente Andrea Farabini, ai consiglieri Umberto Ferrini e Stefano Salviati, al presidente del CR Marche Ivo Panichi e al vicepresidente Vicario e Responsabile del calcio a 5 del CR Marche Marco Capretti.

Castiglia: vostro entusiasmo motivo orgoglio per nostra governance

Ringrazio calorosamente tutte le società presenti per aver risposto in modo così consistente all’appuntamento – ha dichiarato il numero uno di Viale Tiziano Stefano Castiglia -: il vostro entusiasmo e gli attestati di stima nel continuare con questa visione sono un grande motivo di gratificazione per questa governance, avete contribuito a un’occasione di confronto nella quale sono stati affrontati temi rilevanti per il futuro del nostro sport. Ringrazio, inoltre, il CR Marche nelle persone di Ivo Panichi e Marco Capretti per l’ospitalità odierna e per tutti i risultati raggiunti con un lavoro sinergico nel corso della stagione sportiva. Le Marche possiedono e continueranno ad avere una rilevanza fondamentale nel panorama nazionale. Le finali di Coppa Italia maschili di Jesi, Falconara e Porto San Giorgio sono state indimenticabili sotto ogni punto di vista, dalle emozioni in campo allo straordinario spettacolo sugli spalti dei palazzetti, gremiti in ogni ordine di posto. La vicinanza delle realtà del territorio – ha quindi concluso il presidente Castiglia – rappresenta per la mia governance un motivo di grande soddisfazione e di testimonianza della bontà di ciò che è stato fatto sinora, ma soprattutto ci spinge a continuare ad alzare l’asticella, perseguendo la strada del confronto costruttivo finalizzato alla crescita costante della disciplina”.

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